mercoledì 21 gennaio 2009

per non dimenticare

All'interno delle attività previste per mantenere la memoria dell'olocausto degli ebrei durante la seconda guerra mondiale, oggi, tutta la scuola media ha assistito alla proiezione del film
"il bambino con il pigiama a righe".
Il film, da quello che mi è parso, è piaciuto moltissimo...
a me è sembrato davvero bello, innovativo, la storia racconta di un bambino figlio di un gerarca nazista....
qualcuno ha qualcosa da dire?

2 commenti:

  1. Definirei il film ottimo nell'uso del linguaggio cinematografico, sebbene improbabile nella storia e inverosimile su alcuni dettagli.
    Ha il grande merito di mantenere vivo, con garbo, nella nostra memoria, un triste capitolo dell'umanità.

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  2. Silenzio, un pugno allo stomaco, non ci sono parole per commentarlo...solo sguardi. Sguardi bassi all'uscita del cinema dopo aver assistito alla proiezione di questo film delicatissimo, durissimo e lancinante.
    Perché questo silenzio?
    E' la guerra, la malvagità, la violenza viste con gli occhi del bambino che la subisce direttamente.
    E' la storia che schiaccia e rende vittime tutti, piccoli e grandi. I bambini, ma anche gli adulti resi ciechi dal senso del dovere, dal proprio ruolo.
    Coraggiosamente presentato dalla Walt Disney, questo ennesimo film sull' orrenda tragedia dell'olocausto non si è rivelato, come temevo, un film che avrebbe ripercorso di nuovo quello che sappiamo già. L' originalità sta nel fatto che il protagonista è un bambino, figlio di un capo delle SS, che non sa niente sui campi nonostante ci viva davanti.
    Bella la sceneggiatura, straordinari i due piccoli attori protagonisti.
    Invito a leggere il romanzo omonimo dell'irlandese John Boyne.

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